
L’estate ormai è arrivata, col suo carico di belle giornate e sole, le scuole hanno chiuso le porte e compito dei genitori è trovare come impiegare il tempo dei propri figli, con la speranza che si stanchino a sufficienza da concedersi (e concederci) un sonnellino pomeridiano: del resto siamo anche noi in ferie!
Oltre ai vari centri estivi che divertono i bambini tramite sport, laboratori didattici, corsi teatrali e quantaltro, per stare un po’ più al fresco si può decidere di organizzare qualche giornata in piscina o meglio ancora al mare, ma è bene essere preparati e seguire tutte le regole per vivere in maniera tranquilla i giochi in acqua e la balneazione. A tal proposito ecco una serie di consigli che è sempre bene tenere a mente:
- bisogna abituare gradualmente i bambini alla scoperta del mare (o della piscina), senza in alcun modo forzarli se manifestano paura e insicurezza o accelerando i tempi se ancora non sono pronti: molte volte esperienze negative vissute nei primi anni di vita faticano ad esser rimosse. Non togliere uno o entrambi i braccioli per vedere se il bambino sta a galla;
- i bambini che frequentano un corso di nuoto in genere hanno già ben chiari gli esercizi di respirazione, in caso contrario dev’essere il genitore o un adulto ad insegnarlo: anche per la semplice immersione, far prendere aria a sufficienza e far trattenere il respiro fin quando si esce dall’acqua;
- rispettare i divieti di balneazione in zone non adibite, ad esempio la maggior parte di laghi e fiumi non sono adatti al nuoto;
- non far allontanare i bambini e prestare sempre la massima attenzione, specialmente al mare i fondali possono cambiare profondità da un “passo” all’altro e il bambino che non è in grado di nuotare o tenersi a galla da solo, preso dal panico, non sa gestirsi;
- non è necessario aspettare due ore dopo aver mangiato uno spuntino leggero per mettersi in acqua, ma dopo pranzo è meglio aspettare un po’ specialmente se l’acqua è fredda per evitare una congestione: sarebbe il tempo adatto per un pisolino (sarebbe, poi dipende da che rapporto hanno i vostri bimbi con il sonno);
- il limite delle acque sicure è di 1,60 metri ed è generalmente indicato da galleggianti: è buona norma non superare questo limite se non si è esperti nuotatori, dunque evitiamo di far oltrepassare le boe dai bambini anche più grandicelli;
- qualora dovesse capitare che il bambino beva acqua, osservare attentamente i sintomi: se dovesse avere tosse o mal di testa o spossatezza, per precauzione è meglio portarlo al pronto soccorso o alla guardia medica;
- al mare i bambini, specialmente piccoli, devono evitare le ore più calde della giornata (dalle 11 alle 17 circa) e bisogna usare sempre una crema protettiva con fattore di protezione almeno 50+ da mettere almeno ogni 3 ore, e tenere un cappellino leggero o una bandana;
- i bambini al mare sudano molto, quindi evitate di coprirli eccessivamente e preferite fibre naturali come il cotone o il lino, inoltre offritegli spesso da bere acqua o succhi di frutta non troppo freddi.
Queste sono un po’ le “regole” basilari quando portiamo i nostri bambini in piscina o al mare, dettate dal buon senso e dall’esperienza: va bene che siamo in ferie e vorremmo goderci un po’ di meritato relax, ma è sempre bene farlo con coscienza così da evitare spiacevoli inconvenienti che non farebbero altro che rovinare la vacanza!
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