
Sono una mamma che non lavora; o meglio, che fa il lavoro di tante persone ma per la società non è vista come un mestiere. Fare la mamma non è un mestiere, effettivamente non si prende stipendio. Ma fare la mamma è una cosa seria, eh!
Sono mamma di un bimbo di due anni e mezzo, che da quando è nato sta con me 24 ore su 24: sono davvero poche le volte in cui è stato lontano da me per qualche ora. A Settembre comincerà (finalmente) l’asilo, così proveremo entrambi a distaccarci un po’ e sono certa che farà bene innanzitutto a lui ma anche a me (magari potrò concedermi l’appuntamento dall’estetista!).
Le nostre giornate sono piene e intense, cerco di dedicargli tutto il tempo possibile rimandando le faccende domestiche al tempo del suo riposino pomeridiano (sia santificato il riposino pomeridiano…), e nonostante questo, sono a volte preda dei sensi di colpa: quando mi prende per mano perchè vuole giocare insieme a me con la carrellata delle sue macchinine, quando alza le braccia richiedendo la mia presenza a creare mille sculture con le costruzioni, quando prende i pastelli colorati e mi chiede di disegnare la luna, la brum brum e Tisca Tisca pu pu (che nella sua lingua sono la macchina e Topolino).
Gira intorno a me facendo il girotondo anche quando cerco di anticiparmi a passare l’aspirapolvere, ma devo ammettere che grazie a lui ho imparato a fare degli impegni quotidiani una sorta di gioco: un po’ per necessità, un po’ per sopravvivenza ma i bambini hanno questa dote fantastica e dovremmo prendere esempio da loro; peccato che crescendo si perda questa spensieratezza, questa voglia di fare e di giocare, sarebbe tutto più semplice se non si prendesse tutto come “impegno”.
Mi sento profondamente in colpa quando chiede di me e io devo digli “Aspetta, che la mamma deve cucinare”, poi però lo guardo e cerco di coinvolgerlo nelle cose e chissenefrega se si sporca i vestiti e pasticcia in giro, vederlo ridere e divertirsi rende felice anche me. Poco importa se per sistemare il letto ci vuole mezz’ora perchè si diverte a nascondersi sotto le lenzuola, lui è bambino adesso e il tempo non torna indietro; invece per me, la giornata deve passare.
Diffidate delle case troppo ordinate in presenza di bambini piccoli! E non badate ai giudizi della gente, spesso vociferati piuttosto che detti esplicitamente, preoccupatevi che i vostri figli siano felici che qualche giochino in giro per casa non ha mai fatto male a nessuno…
Ti ho letto tutto d’un fiato, sembrano le mie giornate! Brava, i nostri cuccioli crescono così in fretta…godiamoci ogni secondo! Besitos
A volte il solo fatto di esser “capite” da altre mamme che vivono più o meno le stesse cose, ci dà più forza! I nostri figli sono piccoli adesso, è importante che vivano in modo sereno e che noi ci godiamo questi momenti!
Non sentirti in colpa… anzi tu hai la possibilita’ di passarci del tempo. Io invece lavoro e quando torno a casa devo: occuparmi di cucinare,di lavare e stendere la biancheria, di dare una sistemata, di far fare i compiti ai grandi, di dare retta alla bimba piccola. UN DISASTROOOO. Da una parte vorrei avere la casa ordinata e pulita dall’altra capisco che tutto non posso fare quindi per la maggior parte delle volte il motto e’ #ECHISENEFREGA! La sera lascio un casino a volte anche la tavola apparecchiata, piatti sporchi ma almeno mi metto vicino alla piccola e se possibile insieme anche ad Ale e Flavio e stiamo insieme….crescono in fretta e poi sara’ tutto un ricordo… la cucina un disastro #ECHISENEFREGA! domani si vedra’!
Già, hai proprio ragione, tante volte penso ai genitori che lavorano e alla voglia che avrebbero di trascorrere più tempo coi propri figli. Sotto questo punto di vista sono fortunata, perché vivo tutti i suoi momenti, forse quando sarà più grandicello non sarà così contento di avermi sempre dietro